QUAL E’ L’ONDA, FIGLIO …
Qual è l’onda, figlio,
che ti sta cullando
che di carezze
ti sta asciugando il viso
che ti piange perduto
con lacrime di madre
al posto mio.
E se è vero
che da goccia a goccia
l’acqua racconta all’acqua
fino al grande mare,
qui, che il mare non c’è,
io vado alla fontana
a gridare il tuo nome,
perché quel nome,
che piango dentro l’acqua,
di goccia in goccia
lontano ti raggiunga
fin dentro il mare
dove adesso dormi
speranze senza aurora
e sogni ormai di sale.
Allora, nella fontana,
immergo le mie mani
ed il mio viso e il seno
perché tu senta
nell’onda il mio profumo,
di questa nostra terra il vento
e del mio cuore il battere
e l’acqua torni indietro
e da dove ora sei
porti a me il tuo sorriso:
l’ultimo di te
che ho visto andare…
… ma dimmi dov’è quell’onda,
figlio,
dimmi dove.
Che la terra vi sia lieve, figli nostri!
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